lunedì 20 febbraio 2012

Rotolo ripieno al prosciutto


Vediamo di fare il riassunto del week-end, venerdì mi chiamano dalla scuola perché il piccolino sta male, non mangia (strano per la cuoca...normale per me!), è pallido e sonnecchia. Prendo le chiavi e vado a recuperarlo, in auto mi sembra già migliorato e confesso che per un attimo ho creduto che si fosse trattato solo di un bluff. Invece in serata arriva una febbriciattola fastidiosa, mal di gola e occhi che bruciano e si va avanti così per tutto il week-end. La pediatra? latitante già dalle 16,00 del venerdì!...Che lo diciamo a fare!. Domenica sera, mentre ci prepariamo per la nanna mi accorgo di una colorazione strana sul pancino, tante belle macchioline rosse. Prendo il mio manuale delle giovani "Mammotte" (uahuahauhaha...notare il gioco di parole) e individuo la colpevole.....Scarlattina. Diagnosi confermata stamattina...adesso temo per la mia vita :-) dal momento che non credo di aver avuto neppure questa e poiché me le passa tutte per colpa dei suo bacetti innamorati già mi aspetto il peggio, vi terrò aggiornate!.


Ingredienti:
200 gr di farina manitoba
400 gr di farina tipo 2 (va bene anche 0 o 00)
400 gr di acqua
150 gr di lievito liquido oppure 2 gr di lievito di birra
18 gr di sale
Prosciutto crudo a fette
Formaggio parmigiano grattugiato q.b.

Procedimento:
Sciogliere il lievito in tutta l'acqua, aggiungere le farine miscelate, iniziare ad impastare e poi aggiungere il sale. Quando l'impasto sarà liscio metterlo a lievitare in un luogo fresco, io l'ho messo in cantina (ci saranno 4-5°) per 14 ore (impasto con lievito liquido) o, se utilizzate il lievito di birra, calcolate 10-12 ore di lievitazione ma sempre in un posto fresco, a 20 gradi lievita in massimo 8 ore. 

Successivamente l'ho tenuto per un paio d'ore ad una temperatura di 19° affinché ripartisse bene la lievitazione e infine l'ho steso in una teglia, cosparso di parmigiano e fette di prosciutto ed arrotolato. L'ho lasciato ancora un'ora coperto e poi l'ho infornato a 220° il tempo necessario. Al primo assaggio sembra di mangiare un gustoso panino al prosciutto, immagino come sarà gustoso farcito con speck e fontina.

giovedì 16 febbraio 2012

Maltagliati semi integrali con ceci e funghi


Mamma mia quanto vola il tempo, vi rendete conto che stiamo già programmando le vacanze estive?. Quest'anno finalmente abbiamo deciso di "andare in vacanza" davvero e dopo anni trascorsi tra la folla dei vacanzieri di agosto, tra spiagge affollate, mare agitato dalla massa :-) e prezzi alle stelle abbiamo cambiato...si fa rotta su luglio!. Speriamo di goderci un po' di tranquillità, la cornice è fantastica: il mare del Salento, che ci ospita ormai da oltre 10 anni con le sue spiagge bianche, le acque turchesi e i sapori inconfondibili di una terra ricca di storia. 

Il nostro gnometto si è già ribellato, lui al mare non vuole andare, e non è una novità ogni anno è una tortura. Due anni fa, ogni giorno per un mese intero, ha tentato la fuga con la sua piccola valigia, non c'era verso, voleva tornare a casa!. Un incubo. Così per tenerlo buono ad Agosto lo porteremo a Disneyland Paris...caspiterina lo desidera da matti ed è bello regalare un sogno ad un bambino no? Non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando incontrerà i suoi personaggi preferiti. Sarà pazzo di gioia!.

Intanto torniamo a noi, qui fa ancora freddo anche se la neve si sta sciogliendo per cui il periodo è proprio perfetto per un bel piatto caldo e dal sapore "antico", una pasta fatta con farina semi-integrale che con il suo carattere deciso e ruvido è perfetta per finire con i ceci cotti al fuoco ed i funghi. Un piatto speciale.

Ingredienti
Per i maltagliati semi-integrali
200  gr di farina bianca
200 gr di farina semi-integrale
(se vi piace potete usare anche solo farina integrale)
4 uova
sale q.b.

Per il condimento
250 gr di Ceci 
1 confezione di funghi misti di buona qualità
1 spicchio d'aglio
Olio extravergine d'oliva (Terre Rosse)
sale 
peperoncino
Prezzemolo q.b.

Procedimento
La sera prima mettete i ceci a bagno, lasciateli tutta la notte e al mattino cuoceteli in acqua non salata. Io ho anticipato tutto di un giorno poiché li ho cotti nella pentola di coccio sul fuoco, è un tipo di cottura lenta che conferisce ai legumi un gusto e una consistenza particolare. Non si può fare sempre per via dei tempi lunghi però quando posso non me la faccio scappare.


Per preparare la pasta ho messo sul piano di lavoro le farine, al centro le uova e il sale e ho impastato fino ad ottenere un panetto liscio. L'ho lasciato riposare per un'ora. Trascorso questo tempo ho fatto una sfoglia usando il matterello e ho tagliato tanti rombi irregolari. 


In un tegame ho soffritto l'aglio nell'olio e aggiunto i funghi, ho regolato di sale e appena cotti ho aggiunto i ceci con qualche mestolo della loro acqua, ho lasciato insaporire il tutto per 10 minuti. Regolando di sale.

Ho cotto i maltagliati in abbondante acqua salata e poi li ho versati nella pentola con i ceci ed i funghi lasciando che il condimento si asciugasse un po',  infine ho aggiunto del prezzemolo tritato e il peperoncino.

martedì 14 febbraio 2012

Filetti di orata con carciofi e patate


Oggi è S.Valentino ma sul mio blog non troverete dolci a forma di cuore, pasticcini zuccherosi o primi romantici, niente del genere. Io non amo questa festa, non amo neppure la festa della donna per ciò che rappresenta oggi. Preferisco apparire antipatica piuttosto che fare cose politicamente corrette. Al riguardo ho delle opinioni molto soggettive e probabilmente criticabili dai più ma proprio non riesco a cedere al "Dio Consumismo" e riconoscere una festa che suona solo come l'ennesimo modo per "vendere"!. 

Dire "Ti amo" va fatto in ogni occasione, non ci serve che ce lo ricordino i baci perugina, basta uno sguardo complice, un sorriso, una carezza fatta con amore in un giorno qualunque. Personalmente non mi serve neppure che mio marito mi ricordi che mi vuole bene, lo leggo nei suoi gesti, nelle attenzioni, nei litigi che scoppiano all'improvviso perché lo trascuro!. Tuttavia rispetto chi la pensa in modo diverso, perciò auguro a tutti un buon S.Valentino e se è amore che lo sia in ogni istante della vostra vita. 

Ricettina
Ingredienti per 4
2 Orate o altri pesci da fare al forno (l'originale vorrebbe la Pezzogna che il mio amico Gianni pescava nel fantastico mare di Nerano)
4 carciofi puliti e lessati
4 patate
aglio
sale 
pepe
olio d'oliva
prezzemolo

Procedimento
Come spesso accade con i piatti a base di pesce la regola è presto e poco: ossia cotture veloci e pochi aromi che altrimenti coprono il sapore del pesce fresco. In questo caso gli ingredienti principe sono 3, i pesci che vanno puliti e sfilettati (io lo lascio fare al pescivendolo), le patate ed i carciofi.

Pulite i carciofi lasciando solo la parte più tenera, bolliteli in abbondante acqua salata e quando saranno cotti frullateli e teneteli da parte. Pelate le patate, tagliatele a fette rotonde piuttosto sottili e scottatele in acqua salata per 5-7 minuti.

Prendete una pirofila, ungetela e adagiate un primo strato di patate, salate, aggiungete i filetti di pesce, salateli (poco), pepateli, tritate poco aglio finissimo e del prezzemolo fresco e bagnate con olio d'oliva. A questo punto spalmate sul pesce la crema di carciofi e completate con uno strato di patate fino a coprire completamente il pesce. Irrorate di olio d'oliva, salate le patate ed infornate a 180-200° per 15 minuti.

lunedì 13 febbraio 2012

Saba gastronomic contest

Quando ho letto dell'esistenza di questo contest sul "vincotto" o "saba" mi sono venuti in mente tutti i ricordi della mia infanzia. Tradizionalmente per noi il "vincotto" veniva dato caldo per curare il malessere generale legato all'influenza o a un brutto raffreddore. La mia nonna lo preparava lei stessa e aveva il profumo speciale delle cose genuine di un tempo. Mia mamma ricorda che in famiglia si preparavano anche tanti piatti gustosi col vincotto però credo se ne sia persa memoria con la morte di mia nonna. Tuttavia mi stuzzica proprio l'idea di lanciarmi in questa sfida, non è sicuramente un "alimento" con cui sono a mio agio completamente e questo mi da lo stimolo giusto per "spremere le meningi" proprio come si fa col mosto d'uva che poi si trasforma in vincotto!.

Il contest è organizzato da Andrea Petrini (Percorsi di vino) e Rossella (Ma che ti sei mangiato?) con la collaborazione dell'Azienda Vitivinicola Mariotti e il consorzio "Il gusto di Ferrara". La sfida gastronomica vedrà impegnate 20 foodblogger che si iscriveranno entro il 19 febbraio, qui e qui trovate il regolamento. Mentre voi date una sbirciatina, io vado a "studiare"!.

giovedì 9 febbraio 2012

Facciamo due chiacchiere?




Si lo so le fate tutte "due chiacchiere", e sono quasi ricette tutte uguali, non c'è novità, ma che male c'è a restare sul classico intramontabile del carnevale?. Da noi, in provincia di Salerno si chiamano così: chiacchiere di carnevale, in altri luoghi sono "frappe", "bugie" e chissà quanti altri nomi diversi che non conosco. La sostanza non cambia semmai la sua forma!. Noi a casa le facciamo come un nodino, un fiocco dolce velato di zucchero. Mio figlio ne ha mangiato un piatto, speriamo proprio che non si senta male ma come dargli torto, sono buone davvero.

Ingredienti per un piatto di chiacchiere
200 gr di farina 00
40 gr di zucchero
25 gr di burro
100 gr di uova intere (equivalgono a circa due uova, dipende dalla misura)
poco liquore (grappa, limoncello, anice o arancia) oppure la scorza grattugiata di mezzo limone.
Olio di semi per friggere
zucchero a velo 

Procedimento
Disporre la farina a fontana sul tavolo mettendo al centro le uova, lo zucchero, il burro freddo di frigo e tagliato a pezzetti e l'aroma che avete scelto di usare (io non ho messo niente). Impastare il tutto velocemente fino ad ottenere un panetto liscio. Mettetelo in frigo a riposare per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo, riprendete l'impasto e stendetelo sul piano di lavoro infarinato. Io ho utilizzato il matterello ma volendo potete semplificare le cose usando la macchina per la pasta. Ho steso una sfoglia spessa pochi millimetri e ho tagliato con la rotella tante strisce spesse 3 cm. Ho annodato le strisce e le ho fritte in abbondante olio di semi. L'olio non deve essere troppo caldo per non bruciarle. Quando si sono raffreddate le ho spolverizzate di zucchero a velo.


Aggiornamento:
guardate le chiacchiere della vecchia fattoria ia ia o....non sono meravigliose?.
L'idea è del mio piccolo ometto che mi ha chiesto di tagliare la pasta con le formine per i biscotti.

lunedì 6 febbraio 2012

Zuppa di ceci e zucca con farro perlato



Settimana intensa questa, non ho proprio tempo da dedicare al mio bloggino. Il mio papi è finalmente a casa ed è in formissima per cui domenica volerà verso Salerno, dice che non vede l'ora di dormire nel suo letto e penso proprio di capirlo anche se ormai mi ero abituata alla loro presenza in casa. Detto ciò, capirete che questi giorni che restano li impegno per coccolarmeli ancora un pochino, con loro poi ci si rivedrà ad Aprile quando nascerà il mio NIPOTINOOOO Alessandro....:-))) non si vede vero che la cosa mi riempie di felicità e incontrollabile euforia?...Noooooo

Intanto condivido con piacere questa ricetta gustosa, calda e profumata che sicuramente scalderà questi freddi giorni di febbraio: la zuppa di ceci e zucca con farro perlato.

Ingredienti (sarò approssimativa ma talvolta si può no?)
Ceci (messi in ammollo 12 ore prima e cotti in abbondante acqua)
Zucca napoletana q.b. (io ne ho messe circa due fette molto spesse)
Farro perlato q.b.
1 carota
1 costa di sedano
1/2 cipolla
Formaggio parmigiano q.b.
sale
pepe
1 rametto di rosmarino


Procedimento
La sera mettete a bagno i ceci in abbondante acqua e lasciateli tutta la notte. Al mattino metteteli a cuocere lentamente aggiungendo il sale solo verso fine cottura.

Quando saranno cotti teneteli da parte, nel frattempo mettete a bagno il farro perlato per 30 minuti e poi cuocetelo in acqua salata.

In un tegame, possibilmente di coccio, soffriggete la carota, il sedano e la cipolla che avrete precedentemente tritato, aggiungetevi anche il rosmarino che poi toglierete. Versate la zucca e lasciatela cuocere a fuoco vivace, regolando di sale. Aggiungete anche i ceci, tenendone da parte due cucchiai, fateli insaporire con la zucca. Abbassate la temperatura e fate cuocere.

Quando la zuppa sarà quasi pronta prendete il mixer ad immersione e riducete tutto in purea, a questo punto aggiungete i ceci che avevate tenuto da parte e il farro perlato e lessato.
Regolate di sale e pepe, spolverizzate di parmigiano ogni piatto e completate con un giro d'olio. 


Scusate ma la foto non rende giustizia a questa prelibatezza :)